IMMINENTE LA CAPATINA ALLE URNE PER STABILIRE IL PROFILO DEL PROSSIMO GOVERNO REGIONALE DOPO LA CONCLUSIONE “ANTICIPATA” DI QUELLO DI MUSUMECI. DA RAMACCA SI PROPONGONO IN TRE PER L’ARS.
Entra nel vivo la campagna elettorale per le elezioni regionali in Sicilia, che si svolgeranno il prossimo 25 settembre in concomitanza con l’apertura delle urne per il voto al Parlamento nazionale. Cinque giorni fa, il 25 agosto, liste e listini sono stati ufficializzati e resi pubblici. In corsa ci sono sette aspiranti presidenti: si tratta, in ordine alfabetico, di Gaetano Armao (Azione e Italia Viva), Caterina Chinnici (Partito democratico), Nuccio Di Paola (Movimento 5 Stelle), Renato Schifani (centrodestra) Cateno De Luca, Eliana Esposito, Fabio Maggiore. Due candidati, Tania Andreoli e Vittorio Gambuzza, hanno presentato il listino ma non le liste provinciali: sono, quindi, fuori dalla competizione.
Dopo le dimissioni del presidente uscente, Nello Musumeci, che ha anticipato di un paio di mesi le elezioni regionali facendole coincidere con quelle nazionali, sono state settimane di fermento per i partiti e le coalizioni siciliane. E questo partendo dal centro-destra, in cui la diatriba tra il presidente uscente Musumeci e l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè (Forza Italia) sul candidato migliore si è conclusa con l’accordo sul nome di Renato Schifani (ex senatore). Forza Italia proponeva l’ex ministro Stefania Prestigiacomo, mentre Musumeci, forte dell’appoggio di Lega e Fratelli d’Italia, voleva ricandidarsi lui stesso. Alla fine, entrambi hanno fatto un passo indietro: Musumeci si è candidato al Senato con Fratelli d’Italia e non alla Regione, mentre Miccichè ha dovuto ripiegare su un nome più accettabile dagli alleati per non disperdere voti che avrebbero avvantaggiato il centro-sinistra.
Discorso opposto per quanto riguarda invece proprio il centro-sinistra, che, dopo le primarie vinte da Caterina Chinnici (PD) su Barbara Floridia (M5S) e Claudio Fava della lista I cento passi, si è letteralmente spaccato, con il Movimento 5 stelle che ha scelto di correre da solo a sostegno di Nuccio Di Paola. Nella coalizione di centrosinistra figurava inizialmente anche Azione, di Calenda, che dopo la separazione a livello nazionale ha scelto di unirsi con Italia Viva, di Renzi, creando quello che si può definire un terzo polo. Il candidato sostenuto da questa coalizione è Gaetano Armao, vicepresidente uscente della regione e assessore all’economia. Tra i possibili outsiders sicuramente spicca Cateno De Luca, spinto dalla forza elettorale di ben 39 liste civiche, tra le quali ricordiamo: Sicilia Vera, Sud chiama Nord, Orgoglio Siculo, etc. Infine, gli altri due candidati: l’indipendentista Eliana Esposito, con la lista Siciliani Veri, e Fabio Maggiore, il quale è candidato con Italia Sovrana Popolare.
Per diventare Presidente sarà sufficiente prendere un voto in più di qualsiasi altro candidato. Per quanto riguarda il consiglio regionale invece il sistema elettorale in Sicilia prevede un metodo misto a turno unico, che vede 70 deputati regionali eletti così ripartiti: 62 eletti per preferenza, 7 scatteranno al primo arrivato come premio di maggioranza, e tra questi lo stesso presidente neoeletto; 1 scatterà infine al secondo arrivato, il quale ricoprirà esso stesso il seggio di deputato dell’Ars (cliccando QUI si può accedere alla pagina web della Regione per consultare normative e modulistica relativa alle elezioni).
Il voto può essere segnato sulle schede in maniera disgiunta fra deputati e candidati alla presidenza.
In questo panorama politico regionale anche Ramacca è presente con i suoi possibili protagonisti. Sono ben tre infatti i ramacchesi candidati all’Ars: Teresa Corallo (M5S), Paolo D’Amato (Orgoglio siculo) e Giovanna Rosalba Paglia (FI).
Teresa Corallo, dopo la candidatura a sindaco dell’anno sorso alle comunali, si presenta sempre sostenuta dal Movimento 5 Stelle e ha buone chance di fare l’exploit, visto che il gruppo politico si è presentato con una sola lista: in sostanza, qualora il Movimento ottenga un buon risultato, un seggio sarebbe a portata di mano per lei. Un altro ex candidato sindaco, Paolo D’Amato, dopo l’esperienza delle comunali nel 2016, con la sua lista civica Progetto Sicilia, sceglie ora di appoggiare Cateno De Luca presidente, candidandosi con il movimento Orgoglio Siculo. Infine, Giovanna Rosalba Paglia, attualmente consigliere comunale, figura tra i candidati di Fratelli d’Italia. Sebbene sia espressione di una lista civica in consiglio comunale, è nota infatti la sua vicinanza all’ex presidente Musumeci, per cui risulta coraggiosa la sua scelta, visto che il leader di Diventerà Bellissima non concorrerà alla presidenza della Regione.
Fonte dell'immagine di copertina ricreata
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