Cronaca

Il vicesindaco Zampogna rompe il silenzio sul carnevale sospeso. Cittadini divisi. Attesa per martedì

LA QUESTURA HA EVIDENZIATO CRITICITA’ RIGUARDANTI LA NON CONFORMITA’ DELLE PLANIMETRIE URBANE E I DISORDINI SOCIALI DOVUTI A UNA LITE, ABUSO DI ALCOL E AD AGGRESSIONI VERBALI AI DANNI DELLA PROTEZIONE CIVILE

Con un proprio video messaggio pubblicato nelle pagine social del Comune di Ramacca, il vicesindaco Filippo Zampogna ha reso noto poche ore fa il percorso che da ottobre fino a febbraio ha portato all’organizzazione del Carnevale 2025, evidenziando cosa è andato storto e aprendo uno spiraglio per il possibile svolgimento della serata finale del martedì, dopo che la Questura, rilevando alcune criticità durante la prima serata della manifestazione di giovedì, non ha alla fine concesso l’autorizzazione per lo svolgimento delle sfilate di sabato e domenica, di conseguenza sospese.

L’iter organizzativo del Carnevale 2025 è cominciato il 6 febbraio, quando sono state emesse le prime ordinanze della polizia municipale per la regolamentazione della viabilità e quando è stato redatto il Piano sicurezza e gestione delle emergenze; il 20 febbraio, l’ormai ex sindaco Nunzio Vitale, che ieri ha rassegnato tramite lettera dell’avvocato le proprie dimissioni, viene convocato in Questura. La convocazione è giustificata dal questore con la richiesta di un’integrazione del Piano di sicurezza (che quindi risultava incompleto) sulla base della nuova normativa.

La Questura richiede, nello specifico: ambulanza medicalizzata con medico a bordo, una relazione tecnica dei carri e nuove planimetrie del percorso. Il vicesindaco conferma intanto che quest’anno la realizzazione dei carri è stata supervisionata da un ingegnere di Ramacca.

«Lunedì 24, poco dopo l’arresto del sindaco – continua Zampogna – gli uffici inviano tutte le integrazioni richieste (il vicesindaco mostra i documenti a cui si riferisce mentre riporta i fatti ndr). Il sottoscritto emette un’ordinanza con esplicito divieto di vendita e consumo di bevande in vetro e la delibera con impegno di spesa per il contributo alle associazioni e i premi. Giovedì alle 13.00 la Questura non ha ancora autorizzato la manifestazione. Per onorare tutto l’impegno dei ragazzi che hanno lavorato e per non spegnere il sorriso dei bambini, mi assumo la piena responsabilità civile e penale e faccio partire la manifestazione. C’era bisogno nella nostra comunità di fare festa».

A questo però, come si accennava, fa seguito una nuova convocazione da parte della Questura, alla quale si presentano il vicesindaco Zampogna, che da lunedì svolge funzioni di primo cittadino, e il comandante della Polizia municipale, Orazio Fraccavento. Il Questore evidenzia dunque le criticità che sono emerse dopo la prima serata di giovedì: una lite scoppiata all’interno di in un bar di piazza Umberto; l’abuso di alcol da parte di alcune persone partecipanti alla sfilata e alcune aggressioni verbali rivolte ai volontari della protezione civile. A questo si aggiunge anche una riconosciuta non conformità delle planimetrie, e da qui l’incontro col questore si conclude con la mancanza dell’autorizzazione a proseguire, che poi porta alla sospensione degli eventi per le giornate (principali) di sabato e domenica. Rimane aperto solo uno spiraglio per lo svolgimento della serata di martedì. «Stiamo lavorando in sinergia con nuovi tecnici per salvare l’evento di martedì – dichiara alla fine Zampogna – sulla base delle nuove normative imposte».

«Per l’arresto e le dimissioni del nostro primo cittadino – conclude poi il vicesindaco – le ho personalmente vissute nello sconforto, e a nome mio e di tutta l’amministrazione esprimo fiducia totale nei confronti di una magistratura chiamata a fare estrema chiarezza e giustizia su eventi che hanno scosso l’intera comunità ramacchese».

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