Covid-19 Cronaca Salute

Alto rischio per la comunità ramacchese: pochi vaccinati e aumento dei contagi

I CARABINIERI RAFFORZANO I CONTROLLI NELLE ZONE PIÙ FREQUENTATE, MA LA POPOLAZIONE È CHIAMATA A SALVAGUARDARE SÉ STESSA

Alto rischio per la comunità di Ramacca a causa di un elevato numero di contagi e di una bassa percentuale di persone vaccinate. Nonostante i provvedimenti adottati dal dirigente comunale e i controlli da parte delle forze delle ordine, in molti luoghi i divieti di assembramento e soprattutto l’obbligo di indossare le mascherine sono purtroppo ignorati. Il complesso di queste circostanze mette infatti Ramacca in una posizione critica, rendendo il Comune soggetto alla possibile applicazione di misure più restrittive.

93 positivi al Covid (6 in ospedale), 137 in quarantena e una percentuale di vaccinati che supera di poco il 50 per cento, (forse poco più di cinquemila persona su 10.398 abitanti): sono questi i dati che minacciano un nuovo blocco nel Comune di Ramacca; dati che si apprendono dai bollettini trasmessi dall’Asp di Catania e dall’allegato all’ordinanza n.85 del presidente della Regione, emessa lo scorso 22 agosto. Proprio in base a quell’ordinanza il nuovo impegno delle Asp e dei Comuni è quello di far salire la percentuale dei vaccinati almeno al 70 per cento. Un obiettivo, quest’ultimo, che si sta rivelando arduo, poiché l’impegno della vaccinazione non ha ancora fatto breccia su buona parte dei cittadini. Dal 27 agosto a oggi a Ramacca si sono sottoposte 232 persone alla prima dose di Pfizer, e le prenotazioni sono ancora in crescita. Parallelamente, tuttavia, aumentano anche i contagi a causa di comportamenti distanti anni luce dalle norme in vigore. Nonostante la chiusura con ordinanza commissariale del parco Wagner, la sospensione del mercato settimanale e l’annullamento degli eventi della Settimana delle culture, che hanno dimezzato il rischio di contatto e compresenza tra le persone, nelle due villette comunali e in altre zone del paese questo rischio assume forme anche più degenerate. Il contrasto assiduo da parte dei carabinieri è dunque ora più pressante in questi punti, per la salvaguardia di una popolazione chiamata in primis, come tutte, a proteggere sé stessa.

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