Stessa storia, stesso degrado. Ancora una volta il parco Wagner oggetto dei soliti attacchi dei vandali, che tra uno sghignazzo e l’altro, quasi sempre nelle ore serali e dopo la chiusura del parco, coltivano l’hobby di danneggiare le strutture e sporcare.
Un breve riepilogo degli anni passati. Diverse volte, anche durante la pandemia, gruppi di ragazzi si sono intrufolati nel parco Wagner, a loro rischio peraltro, visto che l’intrusione implica il passare a cavalcioni sopra l’inferriata, e causando anche disturbo alla quiete pubblica con continui schiamazzi, nonché aggredendo le strutture gioco.
I dettagli dell’ultima bravata sono chiaramente espressi nelle foto: cestini della spazzatura divelti dal fusto e abbandonati nelle aiuole; attrezzi dell’area fitness imbrattati con i pennarelli, con i quali sono state trascritte frasi volgari. A peggiorare la situazione, poi, anche la rottura di uno degli ultimi giochi. In più, sporcizia disseminata un po’ ovunque, in barba alla regolare presenza di cestini, compresi quelli della differenziata, nonché alle attività di pulizia e decoro del verde da parte degli operatori comunali. Spesso, nei mesi precedenti, sono state trovate anche feci in giro e fazzoletti sporchi.
«Faccio un ulteriore e più pressante appello ai giovani ma soprattutto alle famiglie – commenta il sindaco Nunzio Vitale – Il mio è un urgente invito alla responsabilità, a imprimere nei ragazzi la consapevolezza che il bene comune non appartiene appunto al singolo, e pertanto ogni cittadino ha il diritto di usufruirne; e che in ogni caso l’inciviltà e i comportamenti decostruttivi e volti alla distruzione sono, direttamente o indirettamente, nocivi per tutti, anche per chi li commette».
Le strutture gioco del parco sono già state sottoposte a diverse riparazioni. Attualmente, nell’area principale, i vandali hanno staccato uno dei due cavallucci di legno dal suo supporto, lasciando il fusto esposto, ragione per cui questa parte del gioco è transennata e, naturalmente, inaccessibile.
Il discorso invece relativo all’installazione di un sistema di videosorveglianza risulta ancora in itinere, per ragioni relativi agli stessi passaggi necessari previsti nell’iter.